A valle della seduta plenaria del GAFI, tenutasi nei giorni 19-21 febbraio 2025 (la seconda plenaria sotto la Presidenza messicana), si è raggiunto un accordo circa la modifica degli standard GAFI, anche allo scopo di meglio supportare l’approccio basato sul rischio nel contrasto al riciclaggio e  al finanziamento del terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione  di massa. In tale contesto, il GAFI ha revisionato sia l’elenco dei Paesi sottoposti a monitoraggio rafforzato (cd. “lista grigia”), vale a dire l’elenco di quei Paesi che stanno lavorando attivamente per contrastare le carenze strategiche che li connotano nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, che l’elenco dei Paesi ad alto rischio (cd. “lista nera”). In particolare, con riguardo ai primi, preso atto che le Filippine hanno completato il loro piano d‘azione per risolvere le carenze strategiche nei tempi concordati, il GAFI ha rimosso le stesse dall’elenco delle giurisdizioni sottoposte a monitoraggio rafforzato. Viceversa, Nepal e Repubblica Popolare Democratica del Laos sono stati aggiunti alla cd. Lista grigia. Con riferimento ai secondi (Paesi appartenenti alla cd. “lista nera”), il GAFI ha confermato la sua preoccupazione per la Repubblica Popolare Democratica di Corea, per l’IRAN e la Birmania (per questi ultimi dopo aver preso atto dei relativi fallimenti nel completare i rispettivi Piani di Azione nei tempi concordati), ribadendo le osservazioni già emerse dall’assembla plenaria del 25 ottobre 2024. Per tutti i Paesi identificati come ad alto rischio, il GAFI invita tutti gli Stati membri e sollecita tutte le giurisdizioni ad applicare una due diligence rafforzata e, nei casi più gravi, gli Stati membri sono altresì chiamati ad applicare contromisure per proteggere il sistema finanziario internazionale dai rischi di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e finanziamento della proliferazione (ML/TF/PF) provenienti da quel Paese. 

Resta confermata la sospensione della Federazione russa dall’adesione al GAFI e si rinvia alle Dichiarazioni già rilasciate a partire da marzo 2022: tutte le giurisdizioni dovrebbero essere vigili sui rischi attuali e futuri derivanti dall’elusione delle misure adottate contro la Federazione Russa allo scopo di proteggere il sistema finanziario internazionale.

Infine, la plenaria ha posto l’attenzione su altre due piaghe del sistema. Da un lato la necessità di rafforzare i principi di inclusione finanziaria, necessità che ha condotto ad una revisione degli standard del GAFI e in particolare della Raccomandazione 1, la quale mira a garantire che i Paesi applichino un approccio basato sul rischio alle loro misure antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo e alla proliferazione DELLE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA, sollecitando cambiamenti che incoraggino le istituzioni finanziarie ad applicare misure semplificate laddove i rischi sono più bassi, facilitando così l’accesso delle persone ai servizi finanziari. Si evidenza a chiare lettere, infatti, che un’applicazione non corretta dell’approccio basato sul rischio genera esclusione finanziaria, l’indebita presa di mira delle organizzazioni non profit e la limitazione dei diritti umani.

Dall’altra, la Plenaria ha approvato un rapporto fondamentale – che verrà presentato a Londra il 13 marzo 2025 – che esamina come l’esame dei flussi finanziari e la produzione di intelligence finanziaria possano aiutare a rilevare, interrompere e indagare sulla preoccupante monetizzazione dello streaming in diretta di abusi sessuali su minori.